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PRESS RELEASE

Gianluca Codeghini: "Si spiega ma non si spezza"

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Galleria Six is pleased to present "Si spiega ma non si spezza", the second solo exhibition by Gianluca Codeghini (Milan 1968) in own spaces.

A selection of works on painting and estrangement, with an explicit propensity for gesture as a strategic element. A project stimulated by Emilio Prini in the early 90s with a personal solicitation to perpetual displacement. An exhibition in which ideas and forms are exhorted to move, rethink and still in the process of being defined. So Codeghini takes the painting behind him, now orphaned by the painter.

It all begins with a frontal confrontation, a duel and a reciprocal study, in which techniques are deployed in search of a tactic. The exhibition is entitled "Si spiega ma non si spezza" because folding and explaining are like closing and opening, folding the image on itself to facilitate its transport means giving in to words. A defused vision, but still with the growing consistency of an arsenal on which to rely to rekindle the fuse from time to time, here and there, so that the image is confused with the detonation.

A radical project that does not want to make alliances, reaffirm logic of meaning, winking, consoling or taking prisoners, but rather the opposite. Every work would like to communicate immanence always close to an end, but not to lead back to an end.

"I still do not know if it was the right time, the right one, but in fact I have now accepted the invitation made to me by Emilio Prini in the early '90s, I shared it with Elio Grazioli, with whom I retraced those exchanges in a short interview (which became a small publication published by laciecamateria), I talked about it to Sebastiano Dell'Arte who invited me to focus the process in an exhibition and, more recently, to Timotea Prini who joined the game, and then passed the baton to Terry Atkinson, who shuffled the cards in the catalogue. A further relaunch will follow in January, with a publication in the precious Segnature series, edited by Paola Lenarduzzi".

Publication with texts by Terry Atkinson and Gianluca Codeghini

14 December 2019 18 January 2020

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Galleria Six è lieta di presentare Si spiega ma non si spezza, la seconda mostra personale di Gianluca Codeghini (Milano 1968) nei propri spazi.

Una selezione di opere sulla pittura e sullo straniamento, con una esplicita propensione al gesto come elemento strategico. Un progetto stimolato da Emilio Prini agli inizi degli anni ’90 con una sollecitazione personale allo spiazzamento perpetuo. Una mostra in cui le idee e le forme sono esortate a spostamenti, ripensamenti e ancora in via di definizione. Così Codeghini prende la pittura alle spalle, ormai orfana del pittore.

Comincia tutto da uno scontro frontale, da un duello e da uno studio reciproco, in cui si dispiegano tecniche alla ricerca di una tattica. La mostra si intitola Si spiega ma non si spezza perché piegare e spiegare sono come chiudere e aprire, piegare l’immagine su se stessa per facilitarne il trasporto vuol dire cedere alle parole. Una visione disinnescata, ma pur sempre con la crescente consistenza di un arsenale su cui poter contare per riaccendere la miccia di tanto in tanto, qua e là, affinché l’immagine si confonda con la detonazione.

Un progetto radicale che non vuole stringere alleanze, ribadire logiche di senso, ammiccare, consolare o fare prigionieri, ma piuttosto il contrario. Ogni opera vorrebbe comunicare l’immanenza sempre prossima ad una fine, ma non per questo ricondurre a un fine.

“Non so ancora se era il momento, quello giusto, ma di fatto ho raccolto ora l’invito fattomi da Emilio Prini nei primissimi anni ‘90, l’ho condiviso con Elio Grazioli, con cui ho ripercorso quegli scambi in una breve intervista (diventata una piccola pubblicazione edita da laciecamateria), ne ho parlato a Sebastiano Dell’Arte che mi ha invitato a focalizzare il processo in una mostra e, più di recente, a Timotea Prini che si è unita al gioco, per poi passare il testimone a Terry Atkinson, che ha rimescolato le carte in catalogo. Seguirà poi a gennaio un’ulteriore rilancio, con una pubblicazione nella preziosa collana Segnature, a cura di Paola Lenarduzzi.”

Pubblicazione con testi di Terry Atkinson e Gianluca Codeghini

14 Dicembre 2019  18 Gennaio 2020

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